Hanno scritto di lei...

Alan Cathcarth prova l'Indiana - Foto copyright "Mondo Ducati"

...D'altronde...sai che noia una moto anonima,silenziosa senza una macchietta d'olio che ti fa compagnia ad ogni parcheggio...un bel tappo del serbatoio che se hai fatto il pieno ti fa il rivoletto di benza.... ma poi,accendi il desmo....e il suono cupo inizia a espandersi nell'aria...prima,seconda,terza....e il motore lo senti sempre pronto...prova a correggere la moto in piena curva,e lei ti segue docile,docile..come se tu fossi dritto,senza nessun scarto di lato,nessun'imprecisione sull'avantreno....il tuo bel telaio a tubi quadri tetragono ad ogni sforzo..ti accompagna nel tuo disegnare una curva dopo l'altra..
e poco prima dell'uscita della curva,affrontando un nuovo rettilineo,gira il polso destro...apri il gas..e senti che tanto nobile cuore con solo due valvole (!!!!),ti regala ancora tanta emozione da farti sentire invincibile...capace di sfidare il vento che ti picchia sul petto...perche' l'Indiana non ha 'vestitini' alla moda...ma ha un anima e un cuore come te... (di Sergio Longobardi)


L'indiana è di chi la guida...nessuno che può sapere quello che si prova se non hai mai fatto un giro tenedone in mano il manubrio, arrabbiandosi ( ma non molto ) quando perde l'olio, dovendola ogni tanto spingere sotto il sole o la pioggia...piangendone la vetustità che te la fa lasciare nel box perchè non riesci a trovarne il ricambio, ma sorridendo ogni volta che l'accendi... che esci rombante da una curva, che apri e senti la sua risposta pronta, rotonda, in sintonia con i battiti del tuo cuore...l'indiana è una filosofia di vita (di Barbara Bonasera)

Ho una moto, ma non è una moto qualsiasi. E' una moto che insieme è sconosciuta ed impossibile da confondere con le altre. Una moto partorita nel periodo peggiore della storia della casa di Borgo Panigale. Ma si sa, dalle infanzie difficili spesso nascono i talenti migliori. E dove la trovi una custom come lei, la migliore concorrente è un cancello. Lei invece è agile, danza nelle curve come una ballerina, si arrampica sui tornanti come un lupo, e a spingerla...lui. Quel cuore. Imbrigliato nel telaio duro quanto un container, è lo stesso motore. Lo stesso motore, concepito dalla stessa filosofia. Lo stesso schema, lo stesso cuore, non cambia nulla. E' lei la moto che ha vinto il campionato del mondo. E quella che ad ogni km percorso fa vincere noi contro gli stereotipi di questa malsana società, contro le mode, contro i tappi agli scarichi, contro il continuo tentativo di farci spendere soldi. E' lei quella moto che mi fa sentire orgoglioso di appartenere a quel genio Italiano che fa di noi un popolo così strano e così incredibile. (di Dario Balice)

è stata un'altra partita persa...eppure avevo detto agli amici che avrei appeso le scarpe al chiodo...colpa dei chili di troppo o dei troppi anni,ma io vorrei farcela ancora..tornato a casa,mesto,sono sceso nel regno delle fate...la mia indy era lì,mi guardava sorniona pronta a ridere di me e del mio stato d'animo...sembrava mi chiedesse di smetterla e che grazie a lei potevo bere al calice dell'eterna giovinezza...portami via da questo luogo chiuso e ti prometto che insieme solcheremo le strade del mondo,mi sussurrò all'orecchio con le sue forme sensuali che sembrava fremessero solo ad essere accarezzate...certo che lo faremo le risposi,in fondo è quello che vogliamo e non sarà il tempo che passa ,a volte inutilmente ,che fermerà il fuoco che arde dentro di noi...ciao indy,le dissi,grazie di aver illuminato questa notte e di aver riempito la mia vita... (di Alfonso Maiuri)